Roma, 11 novembre 2025 – Si è svolto ieri, presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato della Repubblica, l’evento istituzionale “L’emicrania nei LEA: scelta di civiltà, sanitaria e sociale”, promosso su iniziativa della Senatrice Beatrice Lorenzin realizzato da Edra S.p.A. con il contributo non condizionante di Pfizer.
L’incontro ha riunito istituzioni, rappresentanti del mondo scientifico e associazioni pazienti, con un obiettivo
comune: promuovere l’inserimento dell’emicrania tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), per garantire a
milioni di persone un accesso appropriato e uniforme alle terapie più efficaci.
“Ho sostenuto con convinzione la legge del 81/2020 sulle cefalee, perché rappresenta una conquista importante
per milioni di persone che convivono ogni giorno con il dolore. Tuttavia, senza un reale inserimento nei LEA e senza
un PDTA dedicato, questa norma rischia di restare solo sulla carta. Serve maggiore consapevolezza non solo tra i
cittadini, ma anche tra i medici, e un impegno concreto delle Regioni affinché questa battaglia di civiltà diventi
finalmente una realtà di cura e di prevenzione.” ha dichiarato la Senatrice Beatrice Lorenzin.
Scienza, economia e istituzioni a confronto
Nel corso dei lavori, moderati da Ludovico Baldessin, Chief Business and Content Officer di Edra S.p.A., sono
intervenuti Alessandro Padovani (Società Italiana di Neurologia), Simona Sacco (Società Italiana per lo Studio
delle Cefalee), Piero Barbanti (ANIRCEF), Paolo Sciattella (Università di Roma Tor Vergata) e Alessandra
Sorrentino (Alleanza Cefalalgici – Al.Ce.), che hanno delineato il peso clinico e socioeconomico della patologia,
sottolineando la necessità di un intervento normativo immediato.
Alessandro Padovani, Past President SIN - “La legge 81 del 2020 aveva aperto grandi speranze per garantire
equità di accesso e sostenibilità nei percorsi diagnostici delle cefalee, ma oggi serve uno sforzo concreto per
rendere quella visione reale. Dobbiamo ricostruire una filiera di presa in carico che non si limiti ai centri di
eccellenza, ma coinvolga anche gli ospedali territoriali, così da offrire risposte efficaci e sostenibili a tutti i
pazienti, senza creare nuove disuguaglianze.”
Alessandra Sorrentino, Alleanza Cefalgici - “Equità di accesso e tempestività nella diagnosi e nel trattamento su
tutto il territorio: è in questa direzione che dobbiamo lavorare per migliorare il sistema di presa in carico delle
persone che soffrono di emicrania. Perché la possibilità di essere curati e tutelati non può e non deve dipendere
dal luogo di residenza. L'emicrania è una patologia complessa e comorbida per cui è necessario un approccio
che contempli terapie farmacologiche e strategie non farmacologiche, ma spesso i pazienti rinunciano a
intraprendere il percorso terapeutico o lo abbandonano perché l'accesso ai farmaci specifici è ancora un
percorso a ostacoli e le terapie non farmacologiche sono spese out of pocket che non tutte le persone possono
sostenere. Inserire l'emicrania nei LEA significa fare un ulteriore passo necessario affinché la patologia sia
riconosciuta non solo come malattia sociale, ma come malattia invalidante e dare ai pazienti uno strumento
ulteriore di prevenzione, cura e tutela.”
La tavola rotonda istituzionale ha visto la partecipazione dei Senatori Elena Murelli e Ignazio Zullo, dei
rappresentanti della Commissione LEA del Ministero della Salute – Giancarlo Ruscitti e Giovanni Corrao. Il
confronto ha evidenziato l’urgenza di una revisione dei LEA che includa l’emicrania tra le patologie croniche
riconosciute, garantendo equità di trattamento su tutto il territorio nazionale.
La Sen. Elena Murelli ha dichiarato: “La Legge 81 del 2020 ha riconosciuto l’emicrania come malattia sociale,
ma ora serve fare il passo decisivo: inserirla nei LEA. Non possiamo lasciare milioni di pazienti senza un diritto
effettivo di cura. È tempo di passare dalle parole ai fatti - sostiene la senatrice Elena Murelli capogruppo Lega in
commissione Sanità, Lavoro e Affari Sociali - garantire equità, accesso e dignità a chi convive ogni giorno con
questa patologia, specialmente le donne. L’emicrania non è un disturbo passeggero, ma una vera emergenza
sociale e sanitaria.”
Il Sen. Ignazio Zullo ha posto l’attenzione sull’allegato 8 dei LEA del 2017: “Dobbiamo aggiornare l’allegato 8 dei
LEA per includere patologie croniche e invalidanti come l’emicrania, che pur non essendo facilmente
oggettivabili, hanno un impatto sociale e sanitario enorme. Non possiamo lasciare fuori dai diritti di cura chi soffre
di condizioni che limitano profondamente la qualità della vita. Una revisione dei LEA è lo strumento migliore per
garantire equità e uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale.”
Il Dott. Giovanni Corrao, Componente della Commissione LEA, nel corso dei lavori ha posto l’attenzione sui
PDTA: “Dobbiamo creare un vero collegamento tra dati scientifici e decisioni istituzionali, per garantire scelte
sagge, sostenibili ed eque. L’emicrania è una patologia di grande impatto, ma ancora sottovalutata: servono PDTA
credibili, basati su evidenze solide, e un robusto piano di monitoraggio che misuri l’efficacia reale delle azioni
messe in campo. Solo così potremo costruire un sistema di cura in continuo miglioramento.”
A chiudere i lavori, Francesco Saverio Mennini, Capo del Dipartimento della Programmazione, dei Dispositivi
Medici, del Farmaco e delle politiche in favore del SSN – Ministero della Salute, che ha ribadito l’impegno del
Ministero verso un sistema sanitario più inclusivo e sostenibile, che ha dichiarato: “L’emicrania è una patologia
di enorme impatto non solo sanitario, ma anche economico e sociale: i costi indiretti superano i 7 miliardi di euro
l’anno e coinvolgono non soltanto il sistema sanitario, ma anche la spesa sociale, previdenziale e, purtroppo,
quella a carico delle famiglie. È quindi indispensabile considerare l’inserimento dell’emicrania nei LEA all’interno
di un percorso strutturato, fondato su evidenze solide e su un’istruttoria robusta che permetta di valutare i
vantaggi, non solo in termini clinici ma anche in termini di sostenibilità complessiva.
Al Ministero della Salute stiamo lavorando per integrare i dati di tracciabilità di farmaci e dispositivi con quelli
provenienti dalle SDO, così da sviluppare modelli previsionali e strumenti di monitoraggio in grado di misurare
l’impatto reale delle terapie e dei percorsi di cura. È un lavoro che ci consentirà di valutare con maggiore
precisione l’efficacia delle politiche sanitarie e di migliorare l’appropriatezza degli interventi.
Un aspetto cruciale riguarda l’eterogeneità regionale: è inaccettabile che in alcune regioni i pazienti accedano
rapidamente alle terapie e in altre attendano mesi. Garantire equità e omogeneità di accesso alle cure è un
obiettivo prioritario del Ministero. In questa direzione, sarà fondamentale anche la definizione di standard minimi
obbligatori per i centri cefalea, perché solo così possiamo assicurare che il paziente venga trattato in strutture
realmente qualificate e in grado di offrire percorsi di presa in carico efficaci e sostenibili.”
Verso un riconoscimento atteso
L’evento ha rappresentato un momento di confronto costruttivo e un passo importante nel percorso verso
il riconoscimento dell’emicrania come malattia cronica nei LEA. Un traguardo che, come emerso dal dibattito, non è solo sanitario, ma anche sociale, economico e di equità di genere.
Fonte: Edra
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