Una formazione ad hoc

Intervista a: Eleonora Benedetti

  • Data 04 gennaio 2024
Eleonora  Benedetti

Una formazione ad hoc

Ancora oggi parlare di cancro e degli effetti collaterali correlati alle terapie, anche quelle più innovative, rimane un argomento difficile per i malati, ma anche per chi è a contatto con loro. Eleonora Benedetti, giovane farmacista, è impegnata su diversi fronti per informare e aiutare i pazienti oncologici. Oltre a lavorare al banco di una farmacia di Firenze, porta avanti una comunicazione social con il profilo eleonora_latuafarmacista, volta a informare su piccoli e grandi problemi legati alle terapie, offrendo soluzioni prima di tutto di dermocosmesi, ma anche soluzioni pratiche su come affrontare lo stigma del cancro sul posto di lavoro. Non ultimo, sta cominciando a formare anche i colleghi  su alcune di queste tematiche. 

 

Dottoressa Benedetti, ci parla di come è diventata farmacista? 

La mia non è una vocazione precoce. Ho sempre pensato di fare il medico, tanto che dopo la maturità ho fatto e superato l’esame di ammissione a Medicina. Però, l’aver vissuto già il test di ingresso con molta ansia mi ha fatto riflettere sul lungo percorso per diventare medico e per arrivare ad avere una stabilità lavorativa. È allora che mi sono iscritta a Farmacia: un modo per soddisfare il mio desiderio di essere a contatto con le persone, occuparmi della loro salute nel quotidiano, seppure in modo diverso. 

 

Come è arrivata a occuparsi di oncologia? 

Il desiderio di occuparmi di supporto al malato oncologico è nato dalla mia esperienza personale. Già durante gli anni dell’università mia madre prima e mio padre poi avevano avuto problemi oncologici, dovendo affrontare tumori diversi. Successivamente anche mio marito ha avuto un linfoma di Hodgkin. Di conseguenza ho vissuto le difficoltà del paziente oncologico in modo ravvicinato, più volte, nel corso della mia vita. 

 

Fondamentale in questo campo è lo studio e l’aggiornamento: ci può raccontare della sua formazione specifica in oncologia? 

Dopo aver preso la laurea in Farmacia ed essere diventata farmacista, ho deciso di frequentare un corso della Scuola di alta formazione per il consiglio e l’assistenza multidisciplinare al paziente deospedalizzato, organizzato da Edra con il contributo non condizionato di Sandoz. Il primo anno ho vinto il bando di Fenagifar per una borsa di studio, successivamente mi ha supportata il titolare della farmacia per cui lavoro. Sono molto contenta di questa fiducia accordatami, perché la certificazione di “farmacia oncologica” è per la farmacia ma è rilasciata personalmente al farmacista che frequenta il percorso di studi. Pertanto, il titolare si assume il rischio che se un domani il collaboratore decidesse di cambiare lavoro porterebbe con sé la certificazione. Questo percorso triennale mi ha dato la possibilità di acquisire nozioni importanti e di conoscere molti altri professionisti che si occupano del paziente oncologico, su diversi fronti. 

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