Presente nell'uscita: N. 9/24
All’indomani del Regional Meeting su “La farmacia dei servizi. Il modello Veneto” abbiamo voluto fare un primo bilancio con il presidente di Federfarma Veneto Andrea Bellon, che dell’evento di Padova è stato il padrone di casa.
Come è andata, presidente?
Molto bene. Possiamo dirci assolutamente soddisfatti per la numerosa partecipazione di colleghi e di aziende, che hanno voluto contribuire attivamente, presentando a margine del convegno i propri servizi, nonché di autorevoli relatori come Cosmo, Lombardo e Brunello. Sottolineo le significative presenze istituzionali regionali, dall’assessore alla Salute Lanzarin al direttore del Servizio farmaceutico Scroccaro, fino alla presidente della V Commissione Sanità del Consiglio regionale Brescacin. A dimostrazione che i servizi offerti dalle farmacie sono di assoluto interesse per la politica e per i programmatori della sanità della nostra regione. Complessivamente sono intervenute circa 150 persone.
Considerando la sperimentazione sui servizi avviata in Veneto, quali sono gli elementi positivi e le criticità che si sente di evidenziare?
Innanzitutto c’è da dire che negli anni la nostra Regione è stata l’unica ad avere attivato tutti i servizi previsti dalla prima Intesa Stato-Regioni del 2019, da quelli cognitivi a quelli di front-office fino alle analisi di prima istanza. Purtroppo la pandemia ha rallentato le attività della sperimentazione tra il 2020 e il 2022, seppure in quegli anni le farmacie abbiano comunque dimostrato il massimo delle loro potenzialità con altri servizi dettati dalla contingenza emergenziale: test antigenici, prenotazione delle vaccinazioni, fino alla somministrazione in farmacia dei vaccini anti Covid-19.
Nel 2023 la sperimentazione della Farmacia dei servizi in senso stretto è ripresa…
Proprio così, e sta portando numeri importanti in particolare nell’ambito degli screening. Per esempio, lo screening del tumore al colon retto, con quasi 450.000 campioni biologici raccolti nel 2023; e quello del diabete non noto, con quasi 37.000 cittadini arruolati solo nel 2023. Con la sperimentazione attuale (DDR 15/2024), l’adesione delle farmacie è cresciuta fino a oltre quota 500 a un mese dall’avvio, e già i primi risultati dimostrano il grande interesse e apprezzamento dei cittadini per questi servizi. C’è poi una questione di carattere tecnico da sottolineare.