Presente nell'uscita: N. 14/24
Il Regional Meeting dedicato alla farmacia dei servizi nelle Marche è stata una importante occasione di confronto tra professionisti della salute e istituzioni, il momento per tirare le somme su un lavoro già ben avviato ma che deve proseguire con prospettive sempre nuove. Passando, nei tempi dovuti, dalla fase della sperimentazione a quella della convenzione con il Servizio sanitario regionale. Marco Meconi - presidente di Federfarma Marche e padrone di casa del meeting tenutosi a Lido di Fermo - si dice ottimista, guardando al futuro, e confida che si consolidi la sinergia con l’amministrazione Regionale, che finora ha dimostrato di apprezzare il fondamentale ruolo di presidio sanitario svolto dalle farmacie, in particolare nelle impervie aree interne, lontane dai centri urbani e tuttora alle prese con gli effetti del sisma del 2016.
Un bilancio sintetico, presidente, del recente Regional Meeting.
Sicuramente positivo da ogni punto di vista. Circa cento i partecipanti, molti i professionisti della salute tra cui Medici di medicina generale, igienisti, direttori di aziende sanitarie e dirigenti regionali. Contenuti di grande rilievo e stimoli critici.
Può elencare alcuni punti essenziali della sperimentazione sui servizi avviata nelle Marche: elementi positivi ed eventuali criticità.
La nostra Regione, grazie alla lungimiranza del decisore politico e della struttura regionale, ha implementato nella sua interezza la sperimentazione come descritta dalle Linee guida della farmacia dei servizi. I risultati di assoluto rilievo ottenuti in termini di abbattimento delle liste di attesa come dalla maggiore aderenza alle terapie hanno consentito ulteriori aperture a nuove vaccinazioni: basti pensare ai numeri delle somministrazioni dei vaccini anti Covid, antinfluenzale e contro l’Herpes zoster, quest’ultimo effettuato in farmacia solo nella nostra Regione.
Riassumendo?
In pratica 20.000 vaccinazioni Covid e 12.000 antinfluenzali, e poi le 1.000 contro l’Herpes. Ma anche i numeri della telemedicina confortano le attività avviate. Spunti critici sono venuti dalla necessità di una maggiore integrazione, in ogni ambito. Dal processo vaccinale integrato insieme ai dipartimenti prevenzione per consentire sempre una maggiore adesione ai target vaccinali oppure alla necessaria sinergia con i Medici di medicina generale sul territorio. La vera sfida rimane quella di inserire la farmacia all’interno del Sistema sanitario regionale, fornendo ciò che può essere utile per i cittadini e per l’amministrazione stessa.