Ragione e passione

Intervista a: Marco Alparone

  • Data 02 gennaio 2024
Marco  Alparone

Ragione e passione

«Non vedo una soluzione di continuità tra le due cose, per me l’impegno politico è stato un ideale proseguimento di quello spirito di servizio che contraddistingue i farmacisti». Marco Alparone, farmacista iscritto all’Ordine della provincia di Milano, è stato per dieci anni Sindaco di Paderno Dugnano, popoloso Comune dell’hinterland, per poi fare parte, per un biennio, del Consiglio della Città Metropolitana di Milano. Nel 2018 la prima elezione in Regione Lombardia, pochi mesi fa la seconda. Ora, nella giunta Fontana ricopre l’incarico di Vice Presidente e di Assessore al Bilancio e Finanza. Lo andiamo a trovare nel suo ufficio al trentaduesimo piano di Palazzo Lombardia, da dove  lo sguardo si perde per tutta la città e ben oltre. 

 

Un cursus honorum di tutto rispetto, Assessore… 

Io mi considero un uomo di servizio, forse proprio perché sono un farmacista. Una professione di ascolto, servizio e prossimità che ha tante affinità con quello del politico. Mi è sembrato normale portare questa predisposizione naturale nella cosa pubblica. E così appena laureato ho iniziato a lavorare in farmacia e al contempo ho assecondato la nascente passione per la politica. Primo passo, consigliere comunale. 

 

Pensava già di farne una carriera? 

La vita è fatta di circostanze, di opportunità. Dopo dieci anni da sindaco pensavo di chiudere, pensavo che la mia dimensione fosse quella della comunità, del luogo dove ero cresciuto e dove vivevo. Al servizio, appunto, dei cittadini, delle persone che mi conoscono e mi incontrano per strada. Non è possibile dire sempre sì alle istanze dei tuoi concittadini ma l’importante è fare loro intendere che determinate scelte vanno fatte. Per me una palestra di vita, faticosa, le persone venivano a cercarmi fin dentro la farmacia quando mi volevano dire qualcosa… Un rapporto di affetto tuttora fortissimo. 

 

Ma poi non si è fermato lì… 

Infatti, mi è stato chiesto di candidarmi alla Città Metropolitana, dove ho avuto un record di preferenze, infine di presentarmi per il Consiglio regionale e quello è stato davvero un punto di svolta. 

 

In che senso? 

Nel senso che cambia davvero la dimensione dell’agire politico. Eletto consigliere ho avuto la fortuna di diventare subito presidente della Commissione Bilancio, organo di controllo molto importante, che ti consente di esaminare tutta l’attività della giunta, attraverso quello che è lo strumento principale, ovvero la gestione delle risorse finanziarie. Poi un ulteriore passo  avanti, quando, per gli ultimi due anni della precedente legislatura, il presidente  Fontana mi ha nominato Sottosegretario alla Delegazione di Bruxelles sul tema della programmazione europea 2021-27. 

Condividi su: