Presente nell'uscita: 4/25
Sviluppare farmaci e vaccini richiede impegno, conoscenza e risorse. Sicurezza ed efficacia rappresentano, invece, gli obiettivi
della ricerca farmacologica, sebbene la pandemia da Covid-19 ci abbia dimostrato come anche velocità e agilità dei processi
siano la chiave per trovare soluzioni rapide ed efficaci. Per cercare di capire a che punto è la ricerca farmacologica abbiamo
incontrato Armando Genazzani, che da novembre scorso è presidente della Società italiana di farmacologia (Sif) per il biennio
2024-2026. Docente di Farmacologia all’Università di Torino e figura di spicco nel panorama della farmacologia nazionale e
internazionale, Genazzani traccia la rotta evidenziando luci e ombre della ricerca e del “sistema salute” italiano.
Quali obiettivi si è prefissato di raggiungere e quali progetti intende portare avanti durante il suo mandato di presidente Sif?
La farmacologia è una disciplina bellissima e straordinaria che si occupa di tutta la filiera del farmaco, dall’ideazione di un intervento terapeutico alle dinamiche di mercato, dalle regole che lo caratterizzano agli effetti collaterali, dal meccanismo d’azione alla definizione delle popolazioni che maggiormente potranno beneficiare del farmaco, dalla scoperta di nuovi bersagli
molecolari alla ricerca clinica, dalla prescrizione appropriata alla dispensazione efficace. In questo contesto sono due i traguardi
che vorrei raggiungere. In primo luogo ricordare ai farmacologi che, indipendentemente dall’ambito in cui operano
giornalmente, la nostra caratteristica è quella di conoscere e valutare l’intera filiera. Da questo consegue il secondo obiettivo,
rinsaldare i rapporti con gli altri professionisti del settore, perché non vi siano sovrapposizioni ma solo sinergie.