Presente nell'uscita: N.6/24
A pochi giorni dal suo insediamento alla presidenza dell’Agenzia italiana del farmaco Robert Nisticò ha concesso una videointervista esclusiva a Sanita33 - disponibile sul canale Youtube della testata - che qui riprendiamo per intero. Un “piano d’azione” che delinea i contorni della nuova Aifa, con una particolare attenzione alla dimensione internazionale.
Professore, qual è la vocazione che avrà Aifa in futuro, in particolare dopo gli anni delicati della pandemia e del post pandemia?
Le grandi sfide non sono solo quelle che dobbiamo affrontare a livello nazionale, sono sfide europee, globali. Non penso solo alla salute, che deve essere al centro dell’agenda di Aifa. Penso anche al tema dell’ambiente, all’economia.
Cosa si intende oggi per salute?
Quello di salute è un concetto molto ampio, di cui si discute molto oggi in Europa. Penso per esempio alla revisione della legislazione che è stata appena approvata dal Parlamento europeo. In essa ci sono sicuramente degli elementi positivi e mi riferisco ai temi della sostenibilità, dell’accesso ai farmaci, della semplificazione e dell’attenzione all’ambiente. E poi ci sono alcuni punti critici su cui bisognerà tornare a discutere e sui quali auspichiamo di poter intervenire nel caso di un eventuale processo di revisione. Argomenti di ampio respiro che vanno affrontati sui tavoli che contano. Ecco perché Aifa deve essere molto presente a livello europeo, a vari livelli: Commissione europea, Ema, Hma e altri organismi di respiro internazionale. Le sedi, insomma, dove si prendono le decisioni strategiche.