I vaccini salvano la vita

Intervista a: Paolo Bonanni

Presente nell'uscita: N.5/24

  • Data 06 maggio 2024
Paolo Bonanni

I vaccini salvano la vita

Secondo l’Oms i vaccini sono tra le più potenti e importanti invenzioni della storia, e in cinquant’anni hanno permesso di salvare, nel mondo, oltre 150 milioni di vite. In Italia le coperture vaccinali variano in base all’età e alle regioni, e permangono aree di miglioramento per i vaccini che riguardano anziani e adolescenti. In occasione della Settimana mondiale dell’immunizzazione, Punto Effe ha incontrato Paolo Bonanni - ordinario di Igiene generale e applicata presso l’Università di Firenze e coordinatore scientifico del board per il Calendario vaccinale per la vita - per fare il punto sulla situazione vaccinale in Italia.

 Qual è il quadro attuale della situazione vaccinale in Italia?

Per quanto riguarda le vaccinazioni pediatriche, la situazione è consolidata e sostanzialmente siamo ai livelli desiderati. Infatti, si è raggiunta e superata da tempo la copertura del 95%, che rappresenta l’obiettivo di sanità pubblica. E anche la copertura per la vaccinazione contro morbillo/parotite/rosolia e varicella - dopo un periodo durante il quale si era verificata una riduzione dell’adesione a questo tipo di vaccini, circa dieci anni fa - sta finalmente aumentando e superando il 95%. Per i vaccini contro le infezioni da pneumococco e meningococco esiste, invece, un margine di miglioramento.

Una situazione che può quindi essere definita soddisfacente?

Non del tutto, e mi riferisco al vaccino contro il papilloma virus, per il quale si continua a registrare una copertura decisamente inadeguata rispetto all’importanza che ha. Un fatto inspiegabile, per chi si occupa di amministrazione della sanità  pubblica.

 In che senso?

A livello nazionale non si riesce a superare la soglia del 60-70% di vaccinati, ma con ampie variazioni regionali. Eppure si tratta, di fatto, di un vaccino contro il cancro, con una efficacia eccezionale che sfiora il 100% già addirittura dopo la prima dose e che permette di debellare uno dei tumori più diffusi, oltre che altre patologie correlate al virus.

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