Disturbi diffusi

Intervista a: Giovanni Di Giacomo

Presente nell'uscita: 12/25

  • Data 03 novembre 2025
Giovanni  Di Giacomo

Disturbi diffusi

 Nel mondo circa 1,7 miliardi di persone sono affette da Disturbi del sistema muscolo-scheletrico (Dms) e il dolore che questi disturbi provoca rappresenta la prima causa di assenza sul lavoro insieme ai due terzi delle malattie accertate dell’apparato muscolo-scheletrico. Tali disturbi coprono un’ampia gamma di problemi di salute in quanto l’apparato locomotore permette di muoversi ed effettuare tutti i gesti della vita quotidiana. Come per la colonna vertebrale, tutte le articolazioni e gli arti sono sollecitati e spesso ipersollecitati, comportando il prezzo di lesioni dolorose. 
Per approfondire l’impatto che questi disturbi hanno sulla quotidianità, abbiamo incontrato Giovanni Di Giacomo, responsabile
del reparto di Ortopedia e traumatologia del Concordia Hospital di Roma, responsabile medico degli atleti per l’Atp
(Associazione tennisti professionisti), docente all’Università di Siena e già presidente della Società italiana ginocchio,
artroscopia, sport, cartilagine, tecnologie ortopediche (Siagascot).

Professore, cosa sono i disturbi muscolo scheletrici?
Sono quell’insieme di patologie e sintomi che coinvolgono muscoli, tendini, legamenti, articolazioni, nervi periferici e strutture
vascolari. E costituiscono una delle principali cause di malattie professionali nei Paesi a sviluppo industriale avanzato. Inoltre, rappresentano più del 50% delle patologie occupazionali. L’Organizzazione mondiale della sanità riconosce che tali disturbi sono da considerarsi lavoro-correlati quando le attività lavorative e l’ambiente di lavoro contribuiscono in modo significativo alla loro insorgenza o aggravamento, anche se non ne rappresentano l’unica causa determinante. In Europa colpiscono milioni di lavoratori e costano miliardi di euro ai datori di lavoro. Consideri che la lombosciatalgia e il dolore di spalla rappresentano le prime due cause di assenza dal lavoro. Quindi affrontare correttamente questi disturbi significa contribuire in modo rilevante a migliorare la qualità della vita.

Quanto è importante praticare sport?
Va detto che fare sport, correre, camminare e mantenere posture statiche prolungate, sia seduti che in piedi, sono tutte
attività che gravano meccanicamente sul sistema muscolo-scheletrico quindi su muscoli, articolazioni, tendini e legamenti.
L’attività antigravitazionale necessaria a queste attività è basata su un complesso schema di recettori che riguarda sia la vista che l’udito, le cui informazioni sull’ambiente circostante e sul movimento del corpo si integrano con quelle propriocettive provenienti dai recettori muscolari, tendinei e articolari. Il risultato finale è una costante attività tonico-fasica della muscolatura estensoria
del collo e del tronco, nonché degli arti inferiori, il cui scopo è appunto quello di mantenere una postura adeguata con il minor dispendio di energia possibile.

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